Anteprima dell'articolo sul digital twin, cos'è, vantaggi ed esempi

Digital twin: cos’è, i vantaggi ed esempi reali

Il concetto di Digital Twin

Seppur il concetto di Gemello Digitale sia molto in voga negli ultimi anni, per la sua nascita dobbiamo tornare indietro agli anni ’60: è infatti idea della NASA ricreare digitalmente la versione vivente della missione Apollo. Tuttavia, il termine viene coniato solamente nel 2002 da Micheal Grieves, Direttore Esecutivo del Digital Twin Institute.

Dal paper “Mitigating Unpredictable, Undesirable Emergent Behavior in Complex Systems” riportiamo il concetto di Digital Twin:

“Si basa sull’idea che un costrutto informativo digitale su un sistema fisico possa essere creato come entità a sé stante. Questa informazione digitale sarebbe un “gemello” dell’informazione incorporata nel sistema fisico stesso e sarebbe collegata a tale sistema fisico per tutto il suo ciclo di vita. […] Il Gemello Digitale è un insieme di costrutti informativi virtuali che descrivono completamente un manufatto fisico potenziale o reale, dal livello micro atomico al livello macro geometrico. Al meglio, tutte le informazioni che si possono ottenere dall’ispezione di un manufatto fisico possono essere ottenute dal suo gemello digitale.”

Stando ad una ricerca di Gartner sulle cinque tendenze emergenti che guideranno l’innovazione tecnologica nei prossimi dieci anni, un posto se lo aggiudica proprio di il Digital Twin a cui verranno incorporati i big data, l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’IoT.

Vantaggi del Digital Twin nel Facility Management

Con lo sviluppo di tecnologie quali AI, IoT e BIM, il concetto di digital twin si è fatto strada anche nel settore del Facility Management. Di seguito possiamo vedere alcuni dei vantaggi apportati dai Digital Twin nel Facility Management.

  • Risparmio di tempo: riduzione dei tempi di sviluppo di prodotti complessi del 25%, con risparmi nell’ordine del 10/15% (Digital Twins: Identical, But Different” – Oliver Wyman)
  • Approccio probabilistico: l’ambiente virtuale è il luogo dove testare il modello e i suoi impatti, rilevare eventuali problemi prestazionali e sperimentare i possibili miglioramenti
  • Accessibilità ai dati: la combinazione dei dati provenienti da diverse tecnologie fa capo ad un unico database. Ciò rende possibile l’accesso alle informazioni di fonti diverse da qualsiasi luogo e la loro aggregazione tramite un unico cruscotto centralizzato
  • Riduzione dei consumi: nel settore immobiliare si è visto come l’applicazione dei gemelli digitali abbia portato ad una riduzione dei consumi energetici del 25%
  • Informazioni in real time: grazie alla sensoristica installabile all’interno degli edifici è possibile raccogliere informazioni ambientali e operazionali
  • Manutenzione predittiva: i dati raccolti permettono di prevedere la vita utile residua di un asset o di un suo componente, consentendo al facility manager di intervenire in tempo prima dell’accadersi del danno 

BIM, Smart Building e Digital Twin

In ambito architettonico e infrastrutturale il BIM è una di quelle tecnologie caposaldo: modelli 3D realizzati e utilizzati in fase di Design & Construction, utili alla quantificazione e coordinamento dei materiali. In tal ottica i digital twin sono validi alleati in ottica Operation & Maintenance, ovvero le due fasi preposte all’effettiva fruizione di un’opera. È grazie al BIM che si inizia a strutturare il dataset utilizzato in seguito per la realizzazione del gemello digitale.

Molto spesso si fa un uso quasi intercambiabile di termini quali BIM, Digital Twin e Smart Building, cadendo nell’errore di mixare tre tecnologie distinte, nonostante esse possano comunque rivelarsi funzionali una all’altra. Se il modello BIM vuole essere il modello grafico e informativo di un edificio, comprendente anche tutte le informazioni in esso contenute, lo Smart Building è il risultato di un’architettura IT e IoT per rappresentare digitalmente l’edificio e rilevarne in tempo reale le informazioni. Il Digital Twin in questo senso è l’entità “viva” che unisce il modello BIM (modello grafico e informativo) e lo Smart Building (integrazione in real time sullo stato dell’immobile).

Bisogna tuttavia segnalare che entrambe le tecnologie non sono ancora ben diffuse nel nostro Paese: per coglierne le effettive potenzialità è pertanto necessario che aziende e committenti investano in formazione e innovazione, arrivando in tal modo ad una piena maturità di consapevolezza dei vantaggi che la tecnologia può portare.

Gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare attraverso la metodologia BIM: il caso Mondo Convenienza

In quest’ottica crediamo opportuno citare il caso studio di best practice in ambito BIM di Mondo Convenienza, leader nella GDO nella fornitura di articoli di arredamento. Con la sua crescita esponenziale, Mondo Convenienza decide di estendere l’ufficio tecnico con l’area Real Estate & Propertyreparto che ad oggi gestisce oltre 200.000 metri quadri di immobili di vario genere e destinazione d’uso, dislocati tra l’Italia e la Spagna.

La creazione della nuova area porta con sé la necessità di gestire planimetrie CAD e modelli BIM – per cui è stato scelto un LOD 350 – e poterlo fare con una singola nomenclatura. L’azienda ha deciso di sfruttare le potenzialità del BIM in quanto progetta, sviluppa e costruisce gli immobili di proprietà e ha scelto di adottare Infocad.FM per la gestione del patrimonio immobiliare anche per rendere disponibili i dati ad ogni reparto aziendale.

Sei curioso di sapere com’è avvenuto il processo di trasposizione degli immobili di Mondo Convenienza in BIM? Resta aggiornato sui nostri canali: a breve pubblicheremo la pagina del caso studio!